Non posso ricordare. Ma quei momenti
puri dureranno in me come
in fondo a un vaso troppo pieno.
Non penso a te, ma sono per amore tuo
e questo mi dà forza.
Non ti invento nei luoghi
che adesso senza te non hanno senso.
Il tuo non esserci
è già caldo di te, ed è più vero,
più del tuo mancarmi. La nostalgia
spesso non distingue. Perché
cercare allora se il tuo influsso
già sento su di me lieve
come un raggio di luna alla finestra.
Rainer Maria Rilkehttp://youtu.be/VWPACef2_eY
"La speranza è un essere piumato che si posa sull'anima, canta melodie senza parole e non finisce mai."
( Emily Dickinson )
LA COLOMBA
La colomba vola sulla leggiadra primavera
con alberi
in fiore e germogli di rose.
Ammira
dall'alto un torrente di cristallo
solcare le
rocce e tanto, tanto verde.
Lieve
s'innalza e accarezza le nuvole
colorate
dal sole e sale, sale ancora.
Si libra
nell'aria, senza vento,
e lenta
discende: non c'è nessuno.
In basso
di colpo c'è la città
con ferro
e cemento e corse affannose.
Urla e
rumori tra la nebbia sporca
e asfalto
macchiato e giardini aridi.
Improvviso
un raggio lancinante di luce.
Un uomo
guarda in alto attonito.
Si ferma,
reagisce: non c'è solo il buio.
Tormentato
e con forza raggiungerà la colomba.
( T. C. )
09 Dicembre 2014
LA RONDINE
di Giuseppe Mango
Ti vorrei, ti vorrei, come sempre ti vorrei
notte farà, mi penserai, ma tu che ne sai dei sogni
quelli son miei, non li vendo.
Che ne sai, che ne sai, chissà che mi scriverai
forse un addio, o forse no, ma tu che ne sai dei sogni...
Nonostante tu sia la mia rondine andata via,
sei il mio volo a metà, sei il mio passo nel vuoto.
Dove sei, dove sei, dove sei, dove sei, dove sei.
Unico amore che …. rivivrei.
Sai di vento del Nord, sai di buono ma non di noi
stessa luna a metà, sei nel cielo sbagliato...
Non lo so, non lo so quanto tempo ammazzerò.
Mio libro mio, non ti leggerò
baciandoti sulla bocca... lo scriverò un altra volta...
Nonostante tu sia.....
nonostante tu sia la mia rondine andata via
stessa luna a metà, sei nel cielo sbagliato....
Quante volte Tiziano ha ascoltato questa canzone,
ora che sei nel suo Cielo e che voli insieme a lui
con la tua rondine e con le sue farfalle screziate
continua a fargli sentire la tua musica celestiale.
Ciao Pino, stessa coerenza e coraggio a metà.
Dammi Signore un'ala di riserva
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore,
che anche Tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta:
forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza di me.
Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con Te. Perché vivere non è “trascinare la vita”,
non è “strappare la vita”, non è “rosicchiare la vita”.
Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento.
Vivere è assaporare l’avventura della libertà.
Vivere è stendere l’ala, l’unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore:
Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello e di aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, Signore, anche per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.
Per i voli che non ho saputo incoraggiare.
Per l’indifferenza con cui ho lasciato razzolare nel cortile, con l’ala penzolante,
il fratello infelice che avevi destinato a navigare nel cielo.
E Tu l’hai atteso invano, per crociere che non si faranno più.
Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala,
l’unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine.
E si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva.
DON TONINO BELLO
"Occorre scongiurare questa specie di fatalismo che fa ritenere inutili, se non addirittura controproducenti, le scelte di campo, le prese di posizione, le decisioni coraggiose, le testimonianze audaci, i gesti profetici"
AVRAI SEMPRE VENT'ANNI
.
Avrai sempre vent'anni.
Avrai sempre la forza di un leone.
Avrai sempre la dolcezza di un bimbo.
Avrai sempre l'impeto della folgore.
Avrai sempre la bontà di un Angelo.
Avrai sempre il profumo dei fiordalisi.
Avrai sempre il coraggio delle idee.
Volerai sempre più in alto
come le aquile, come i tuoi pensieri.
QUIETE DI MONTAGNA
"Di te amo i grandi silenzi,
l' imponente bellezza delle tue cime maestose,
la dolcezza dei tuoi verdi pendii,
il fascino misterioso che aleggia

la fresca limpidezza
delle tue acque sorgive,
che scorrono in rivoli, e ruscelli.
L'improvviso apparire delle radure,
ora inondate di sole,
ora avvolte nell'ombra.
E sopra tutto regna sovrana la pace,
una pace quasi irreale,
che penetra nell'intimo dell'animo,
dimentico delle quotidiane amarezze,
si leva libero e felice verso il cielo..."
( Claudia Checchi )
E morte non avrà dominio
E morte non avrà dominio.
E i morti nudi saranno uno
Quando le loro ossa
saranno scarnificate e dissolte,
saranno scarnificate e dissolte,
Avranno stelle ai gomiti e ai piedi;
Per quanto impazziti saranno savi,
Per quanto affondino nel mare
torneranno a risorgere;
torneranno a risorgere;
Per quanto gli amanti si perdano
amore resterà;
amore resterà;
E morte non avrà dominio.
E morte non avrà dominio.
Sotto i gorghi del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Torcendosi ai tormenti al cedere dei tèndini,
Legati a una ruota, pur non si romperanno;
Si spaccherà la fede in quelle mani,
E l'unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Strappati da ogni lato non si spaccheranno
E morte non avrà dominio.
Mai più possano i gabbiani gridargli agli orecchi
Né onde frangersi furiose sulle rive;
Dove fiore sbocciò possa fiore
mai più sollevare il capo
mai più sollevare il capo
agli scrosci della pioggia;
Per quanto impazzite e morte come chiodi,
Le teste di quei tali martellano fra le margherite;
Irromperanno nel sole fin che il sole cadrà,
E morte non avrà dominio.
( Thomas Dylan )
E' L'ALBA
È l’alba. S’illumina il mondo come l’acqua
che lascia cadere sul fondo le sue impurità.
E sei tu, all’improvviso tu, mio amore,
nel chiarore infinito di fronte a me.
Giorno d’inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all’aspirare l’aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
È così, mio usignolo, tra te e me
c’è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e di piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.
che lascia cadere sul fondo le sue impurità.
E sei tu, all’improvviso tu, mio amore,
nel chiarore infinito di fronte a me.
Giorno d’inverno, senza macchia, trasparente
come vetro. Addentare la polpa candida e sana
d’un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia
all’aspirare l’aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chi sa,
se la sorte non ci avesse divisi.
È così, mio usignolo, tra te e me
c’è solo una differenza di grado:
tu hai le ali e non puoi volare
io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dirà un giorno madre Natura
finito di ridere e di piangere
e sarà ancora la vita immensa
che non vede non parla non pensa.
( Hikmet Nazim)
Mi
piaci quando taci...
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
(Pablo Neruda)
Canzone d'autunno
Oggi ho nel cuore
un vago tremolio di stelle,
ma il mio sentiero si perde
nell'anima della nebbia.
La luce mi tronca le ali
e il dolore della mia tristezza
bagna i ricordi
alla fonte dell'idea.
alla fonte dell'idea.
Tutte le rose sono bianche,
ma non sono rose bianche,
scesa la neve su di loro.
Prima ebbero l'arcobaleno.
E nevica anche sulla mia anima.
La neve dell'anima
ha fiocchi di baci
ha fiocchi di baci
e scene calate nell'ombra
o nella luce di chi le pensa.
La neve cade dalle rose,
ma quella dell'anima rimane,
e gli artigli del tempo
ne fanno un sudario.
( F. Garcia Lorca )
L'Anima dovrebbe sempre star socchiusa
Perché ove il Cielo chieda
non sia obbligato ad aspettare.
O temendo di disturbarla
se ne vada, prima che lei faccia scorrere
il chiavistello nella porta
per scoprire che il cortese Ospite,
il suo visitatore, non c'è più.
( Emily Dickinson )
Nella notte piove
( Tiziano Conti )
T u e r i l a v e r i t à
Tu eri la verità, il mio confine, la mia debole rete,
ma mi sono schiantata contro l'albero del bene e del male,
ho mangiato anch'io la mela della tua onnipresenza
e ne sono riuscita vuota di ogni sapienza,
perché tu eri la mia dottrina,
e il calice della tua vita sfiorava tutte le rose.
Ora ti sei confusa con gli oscuri argomenti della lira
Ora ti sei confusa con gli oscuri argomenti della lira
ma invano soffochi la tua voce nelle radici - spirali degli alberi,
invano getti gemiti da sotto la terra,
perché io verrò a cercarti, scaverò il tuo fermento, madre,
cercherò negli spiriti quello più chiaro e più fermo,
colui che aveva i tuoi occhi e la tua limpida voce
e il tuo dolce coraggio fatto soltanto di stelle.
(Alda Merini)
LE FARFALLE BALLANO
Le farfalle
ballano
ballano
velocemente
un ballo
rosso
nero
arancione
azzurro
bianco
granata
giallo
violetto
nell'aria
nei fiori
nel nulla
sempre volanti
consecutive
e remote.
(Pablo Neruda)
ANIMA MIA
Anima mia che metti le ali
e sei un bruco possente
ti fa meno male l'oblio che questo cerchio di velo.
ti fa meno male l'oblio che questo cerchio di velo.
E se diventi farfalla
nessuno pensa più
a ciò che è stato
quando strisciavi per terra
e non volevi le ali.
(Alda Merini )
Così vicino così lontano
Voi,
voi che noi amiamo,
voi non ci vedete,
non ci sentite,
ci credete molto lontani
eppure siamo così vicini.
Siamo messaggeri che portano la vicinanza
a chi è lontano,
siamo messaggeri che portano la luce
a chi è nell'oscurità,
siamo messaggeri che portano la parola

Noi siamo luce,
noi siamo messaggio:
siamo i messaggeri.
Noi non siamo niente,
voi siete il nostro tutto.
Lasciateci vivere nei vostri occhi,
guardate il vostro mondo attraverso noi,
riconquistate insieme a noi
lo sguardo pieno d'amore,
allora noi
saremo vicini a voi
e voi a Lui.
(Wenders)
Quel che io sono, è ormai successo: e qui, e ora, vive in me come un passo in un’orma, come un suono in un’eco, e come un enigma nella sua risposta. Non muore, questo no. Scivola dall’altra parte della vita. Con una leggerezza che sembra una danza. È un modo di perdere tutto, per tutto trovare.
da Oceanomare, di Alessandro Baricco
Assenza,
più acuta presenza.
Vago pensier di te
vaghi ricordi
turbano l’ora calma
e il dolce sole.
Dolente il petto,
ti porta
come una pietra
leggera.
più acuta presenza.
Vago pensier di te
vaghi ricordi
turbano l’ora calma
e il dolce sole.
Dolente il petto,
ti porta
come una pietra
leggera.
La tua mano andò volando dai miei occhi al giorno.
La luce entrò come un roseto aperto.
Arena e cielo palpitavano come un
culminante alveare tagliato nel turchese.
La tua mano toccò sillabe che tintinnavano, coppe,
oliere, piene d'oli gialli,
corolle, fonti e, soprattutto, amore,
amore: la tua mano pura preservò i cucchiai.
La sera se n'andò. La notte fece scender con cautela
sopra il sonno dell'uomo la sua capsula celeste.
Un triste odor selvaggio sprigionò la madreselva.
E la tua mano tornò dal volo volando
a chiudere il suo piumaggio ch'io credetti perso
sopra i miei occhi divorati dall'ombra.
(Pablo Neruda)
La luce entrò come un roseto aperto.
Arena e cielo palpitavano come un
culminante alveare tagliato nel turchese.
La tua mano toccò sillabe che tintinnavano, coppe,
oliere, piene d'oli gialli,
corolle, fonti e, soprattutto, amore,
amore: la tua mano pura preservò i cucchiai.
La sera se n'andò. La notte fece scender con cautela
sopra il sonno dell'uomo la sua capsula celeste.
Un triste odor selvaggio sprigionò la madreselva.
E la tua mano tornò dal volo volando
a chiudere il suo piumaggio ch'io credetti perso
sopra i miei occhi divorati dall'ombra.
(Pablo Neruda)
Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.

E’ una casa sì grande l’assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell’aria.
E’ una casa sì trasparente l’assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri, morirò nuovamente.
QUELLI CHE BENPENSANO
http://www.youtube.com/watch?v=vrpJB7ucC5Y
CERTE NOTTI di Luciano Ligabue
http://www.youtube.com/watch?v=czbKaFLC_ns
http://www.youtube.com/watch?v=SrxDT7L17yM&feature=related
QUESTA E' LA MIA VITA di L. Ligabue
http://www.youtube.com/watch?v=0Mmbc4I8sfA
http://www.youtube.com/watch?v=SrxDT7L17yM&feature=related
QUESTA E' LA MIA VITA di L. Ligabue
http://www.youtube.com/watch?v=0Mmbc4I8sfA
NIENTE PAURA di Luciano Ligabue
NON E' TEMPO PER NOI di Ligabue
http://www.youtube.com/watch?v=idGtjoDyvGs
LA RONDINE di Mango
http://www.youtube.com/watch?v=g9KZxLvNkFo
NUVOLE E LENZUOLA dei Negramaro
https://www.youtube.com/watch?v=gK58K22wykY
L'ULTIMO ROMANTICO
Romantico è chi reagisce alla razionalità con l’emotività, la fantasia e l’immaginazione.
Il romantico cerca l’infinito, il desiderio del desiderio, lo slancio verso l’Assoluto, la spinta ad oltrepassare i limiti della realtà.
Il romantico prova struggente tensione, senso di continua inquietudine.
Il romantico insegue il sogno, la visione, la follia e sperimenta continue fughe dalla realtà spazio-tempo. Quel sogno mi ha spinto a fare della musica la mia vita.
La fede nell’arte forse può colmare la paure delle tempeste della borsa e dello spread altalenante e ancor di più colmare la sensazione di vuoto, di paura e di fragilità.
Bello sarebbe non sentirmi più un sopravvissuto, un animale in via d’estinzione, l’ultimo romantico.
( Mario Venuti )
QUALCOSA BRUCIA ANCORA di Mario Venuti
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